Carlo Buccirosso racconta la famiglia e le sue mille storie, al Teatro Diana di Napoli

 

Da tempo ormai attraverso i suoi spettacoli Carlo Buccirosso “racconta” la famiglia. Ogni volta, al centro di tutto, ciò ce questa può essere, per ognuno di noi. A volte rifugio, altre elmento generatore di quella spinta, essenziale, per affrontare le difficoltà della vita, altre ancora, per sottolinearne quando c’è quell’unione, che in altri contesti, sembri non avere pari. Quell’unione che in questo caso, protegge il figlio più piccolo, omosessuale, da un mondo che ancora, non si conosce. “Il pomo della discordia”, scritto diretto ed interpretato dallo stesso Buccirosso, con, tra l’altro una bravissima Maria Nazionale, è un’immagine della famiglia, come tante, o forse come poche, coesione, amore, o anche solo il luogo dove nascondersi da quel mondo che a poco a poco ci ha circondati, e che rifiutiamo sempre più di affrontare, specie quando con forza, invade ogni nostro spazio vitale. Ritmi incalzanti, ed una scena che alterna musica e recitazione, grazie alle indiscusse abilità canore di Maria Nazionale. Al centro di tutte, le paure che sono di ogni uomo, e tutto ciò, che ci si può immaginare, nel tentativo di scacciarle. Molto curate le scena, che offrono lo sfondo ideale, per un’atmosfera tranquilla e pacifica. Un compleanno da festeggiare, i trent’anni del piccolo di casa, incitato dalla sorella sua complice ed un gruppo di bizzarri amici, dovrà finalmente confessare al padre, quello che mai prima d’ora aveva avuto il coraggio di raccontare. Un padre consapevole, al fianco del proprio figlio contro quelle paura, ancora difficili da affrontare o più ancora tenere lontane. Un padre consapevole, di ciò che vive il proprio figlio, e di ciò che se stesso prova ad affrontare. Un messaggio di amore, universale e senza alcuna eccezione. Un messaggio che resta impresso in ogni spettatore, e che alla fine, trionfa tra gli applausi del pubblico.