Champions League, Napoli – Barcelona.. ai tempi del coronavirus

Napoli – Barcelona ai tempi del “coronavirus”, è uno stadio fatto di singoli tifosi, senza gruppi, senza indicazioni di alcun genere e senza inutili cantilene che non aiutano

Napoli-Barcelona ai tempi del “coronavirus”, è uno stadio finalmente unito, ed un coro, unico, istintivo, autentico, realistico tutto sommato.

Napoli-Barcelona ai tempi del “coronavirus”, è una squadra che scende in campo senza pensare ai numeri, quattro difensori, tre o quattro centrocampisti, sue o tre attaccanti, tre o quattro massaggiatori, due o tre allenatori. Undici calciatori, una maglia, e tanto veleno che arriva dalla panchina.

Napoli-Barcelona ai tempi del “coronavirus”, è un uomo, cinese, che si alza dagli spalti per gridare di essere sano, ed il pubblico lo applaude tra sguardi incerti e tante risate, da applasi.

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Napoli-Barcelona ai tempi del “coronavirus”, è Dries Mertens che è più napoletano di tutti quei napoletani che dalla mattina alla sera gridano a chiunque quanto siano napoletani e più napoletani degli altri napoletani.

Napoli-Barcelona ai tempi del “coronavirus”, è ancora Dries Mertens che non importa chi ci sia dall’altra parte de campo, lui ti guarda, ammicca, e ti fa gol, talmente napoletano da non farci nemmeno caso, un vero spettacolo

Napoli-Barcelona ai tempi del “coronavirus”, è Rino Gattuso, che sembra quello che in campo dava legnate a destra e sinistra, ma invece è un tecnico molto preparato, che tira sempre legnate a destra e sinistra, ma più a voce, e magari negli spogliatoi.

Napoli-Barcelona ai tempi del “coronavirus”, è una squadra tignosa, antipatica, che ti cinge la vita per non farti respirare, e poi ti prende il fianco. Ti tiene nell’angolo, per poi ritrovarcisi, nello stesso angolo, ma da colpi, su colpi, incassa e ancora continua a picchiare.

Napoli-Barcelona ai tempi del “coronavirus”, è una città che scende in strada , giusto con qualche mascherina, come il mio amico Vincenzo, ma che tutto sommato nemmeno ci crede più di tanto.

Napoli-Barcelona ai tempi del “coronavirus”, è qualcosa che ci fa ben sperare per il futuro, per il risultato, per ciò che si è visto in campo, per gli squalificati catalani al ritorno, per lo stadio pieno, per l’entusiamo, per quel veleno che non si vedeva da tempo, e per questi ragazzi, che magari cercano davvero il grande risultato, che medaglie e lustrini, mesi fa, ci hanno fatto soltanto annusare.