“Feminalia”, la donna ed i suoi tormenti, allo spazio tratrale “Avanposto Numero Zero” di Napoli

 

Un viaggio, un percorso dell’anima, intenso e passionale. La donna, il suo essere, i suoi tratti, i suoi limiti. Attraverso i versi, gli scritti di William Shakespeare, Raffaele Viviani, Salvatore Di Giacomo e di Gianfranco Gallo e Fabio Pisano, “Feminalia”diretto da Francesco Luongo, con la direzione musicale di Angelo Plaitano, andato in scena allo spazio teatrale, “Avanposto Numero Zero”, racconta la donna, attraverso il teatro. Lorena Bartoli, Noemi Coppola, Laura Cuomo, Daniela Dentato, Francesco Luongo, Marilia Marciello, Emanuele Pianese, Angelo Plaitano, recitano , cantano, appassionano il pubblico tracciando un’immagine che è allegoria, è arte, è vita.  Attraverso l’amore, il dolore, il tradimento, mille volti di un unico meraviglioso soggetto. Mille aspetti di indefinibile, spesso incomprensibile anima. “Abbiamo scelto un repertorio – ha dichiarato Angelo Plaitano -che parla della Donna nel tempo, senza stereotipi, andando a scavare aspetti diversi nel corso delle epoche e integrandoli con estratti teatrali che ne rafforzano il significato. Uno dei temi centrali – spiega- è il riscatto, ma tutto lo spettacolo è pervaso anche da una grande ironia e dal rapporto con la diversità che la donna sa instaurare. Anche quando – conclude Plaitano – è succube, anche quando è sottomessa, sa essere più forte e più furba. “Feminalia”, incanta, affascina, è suggerisce numerosi spunti di riflessione. La regia, complessa ed efficace nel alternarsi di stili, forme ed impronte tetrali, avvolge il pubblico con un’esigente ed orgogliosa “narrazione”. Attenta, intelligente, mai banale.