“Mario la donna dei mari neri” di Pasquale Ferro, al Centro Teatro Spazio di San Giorgio a Cremano

Il teatro in tutta la sua essenza al Centro Teatro Spazio di San Giorgio a Cremano. In scena,“Mario,la donna dei mari neri”, di Pasquale Ferro, con Cristina Ammendola, Federica Totaro, Giulia Minervino, Martina Giardulli, Amalia Sannino e Simone Somma. Regia di Vincenzo Borrelli. Il testo racconta di due sorelle ( le bravissime Cristina Ammendola e Federica Todaro) legate da una morboso legame, in bilico tra follia e sentimento. Un sottile equilibrio da il tempo ad ogni loro mossa, cambi d’umore e personalità. Inafferrabile ogni sapetto, ogni gesto, ogni smorfia, ogni sguardo. Ciò che resta, sono due donne, il loro amore, la loro follia. Tra esse un astratto “servo”, un’incognita che ben presto risolverà il mistero che incompe sulle due donne, o forse magari lo renderà ancor più indecifrabile.”.. è un viaggio delirante all’interno della contorta psicologia dei personaggi – racconta Simone Somma – che passano le loro giornate a inventare un gioco in cui non si capisce qual è la mente malata, dov’è il contorto, chi soffre di quella malattia, descritta nel testamento dei genitori delle due sorelle e di cui si parla all’inizio della messinscena. Assia e Demetria – continua- si prendono gioco l’una dell’altra di se stesse, vessando il cameriere che trattano come uno schiavo, guidandoci in un delirio, forse scandaloso, ma di sicuro reale, mettendo a nudo tutte le piccole perversioni, le infime vanità, le gratuite cattiverie che così esteriorizzate ci sembrano sintomo certo di pazzia, ma che altro non sono che il palesamento delle più intime velleità di tutti noi che siamo costretti a rapportarci con gli altri simulando sentimenti ed emozioni, ma che poi non riusciamo a uscire dalla minuscola prigione di egoismi che è il nostro ego”. Coraggiosa la regia di Vincenzo Borrelli, capace di restiturie alla messa in scena, un approccio assolutamente “teatrale”, con ogni attore nella simbolica doppia veste di personaggio e strumento utile al racconto. Uomini e marionette, ragione e suggestione, il mistero della mente umana, e quello dell’uomo, debole, sensibile, spietato.