Sergio Rubini e Luigi Lo Cascio protagonisti con “Dracula” di Bram Stoker, al Teatro Bellini

Sergio Rubini incontra Bram Stoker, per l’occasione a Napoli, in quel del Teatro Bellini, casa storica del teatro partenopeo. L’artista, incontra e quasi sfida l’autore, in una versione fedele nell’animo al celebre testo, ma profondamente “indipendente” sotto il profilo scenico, a tratti potrebbe dirsi, sperimentale. Rubini, che dirige la messa in scena, ne è allo stesso tempo protagonista, sul palco, insieme al brillante Luigi Lo Cascio, e ad i bravissimi Lorenzo Lavia, Roberto Salemi, Geno Diana e Alice Bertini. Il viaggio, artistico, tra le tenebre più oscure e le più profonde pieghe dell’amore, offre una visione, una versione dell’uomo vampiro, principe, amante, mostro che ancora una volta affascina e terrorizza. Rubini indaga tra le pagine del romanzo di Stoker, e riadatta, insieme a Carla Cavalluzzi, per una elegante e cupa versione teatrale dal sapore gotico, ma allo stesso tempo profondamente concentrato sull’uomo, le sue passioni, le sue debolezze, il sacrificarsi pur di assecondare le proprie pulsioni, che siano della carne o dell’animo. La messa in scena, scorre sulla vicenda di un uomo, e del suo grande amore. Legame, sconvolto, nella ragione e nel sentimento, dalla presenza, inaspettata di una figura, sua vecchia conoscenza, sospesa, tra vita e morte, tra giorno e notte, tra tenebre e luce. Il tormento di lui per l’incontro con Dracula, nel suo castello, per questioni, di lavoro. Il tormento di lei, per lo stesso incontro, caratterizzato dal trasporto verso l’uomo, verso il vampiro, verso la promessa di un’esistenza eterna. Gli sconforti emotivi della coppia conducono il gioco, fino al gran finale, dove il bene, sembra trionfare, ma non del tutto, perchè silenziosa, audace, quasi invisibile, resta concreta la minaccia, di qualcosa di indefinito , intorno a noi, pronto a nutrirsi di ciò che ci rende vivi, il fuoco, la passione, il sangue.