Teatro Bellini di Napoli, presentata la stagione 2015/16


Presentata ufficialmente la stagione 2015/2016 del “Teatro Bellini” di Napoli. Programma intenso ed articolato, che vedrà alternarsi sul palco di Via Conte di Ruco, artisti dalle più svariate sfumature, dai fratelli Servillo, a Luca Zingaretti, passando per Claudio Santamaria. La ricerca musicale di “Passione Live”, il fascino della “Carmen”, il dramma sociale di “Ferita a morte” di Serena Dandini. “Il lavoro di composizione del programma -spiega Gabriele Russo, Consulente artistico del Teatro Bellini – è stato articolato e complesso, pensato in continuità con quello svolto negli ultimi anni, che ha portato risultati positivi e tangibili sul territorio e sul pubblico che ha scelto di sposare la linea culturale del Teatro Bellini.  Anche per la stagione 2015/2016 – continua –  abbiamo voluto proporre al nostro pubblico una rosa di spettacoli che si distinguesse, che raccogliesse le realtà più interessanti del panorama nazionale e non. Così quest’anno           – incalza –   presentiamo la straordinaria Carmen diretta da Mario Martone, dove Bizet è ripensato e interpretato dall’Orchestra di Piazza Vittorio, La parola canta, ritratto di Napoli in versi e musica pensato da Toni e Peppe Servillo in scena con i Solis String Quartet, la nuova drammaturgia europea, con Luca Zingaretti che dirige e interpreta The Pride, del drammaturgo inglese A. K. Campbell e Gospodin, il testo del giovane tedesco Philipp Löhle, realizzato e diretto da Giorgio Barberio Corsetti e interpretato da Claudio Santamaria. Vedremo teatro, danza, musica e pittura in uno spettacolo evento: La Verità di Daniele Finzi Pasca, dove 13 artisti saranno riuniti intorno a un gigantesco fondale originale dipinto da Salvador Dalí. E ancora spazio alla scrittura scenica di Punta Corsara, Emma Dante, Antonio Latella, accanto alla grande prosa di Franco Branciaroli, Pamela Villoresi e Arturo Cirillo, insieme ai progetti a metà tra teatro e musica come La musica provata di Erri De Luca e quelli in cui l’arte sposa il sociale, come il Ferite a morte di Serena Dandini con Lella Costa. La nostra stagione 2015/2016 è questo ma anche molto altro – racconta –  è il Piccolo Bellini, che vede Novantadue di Claudio Fava e Week end di Ruccello con Margherita Di Rauso, solo per citarne alcuni; tornerà inoltre il focus che dedichiamo alla danza contemporanea, un progetto di ampio respiro, il cui segno distintivo è la varietà, fortemente rappresentata dalle nostre produzioni presenti nella stagione del Bellini e in quelle di numerosi teatri italiani: Qualcuno volò sul nido del cuculo, Arancia Meccanica, Some Girl(s), Dignità autonome di prostituzione ed Euridice e Orfeo”. Anche quest’anno, una programmazione vasta ed estremamente variegata, una linea di fondo netta ed audace, tra classico e ricerca, sperimentazione ed opera, un progetto artistico – culturale forte, ancora una volta, testimonianza di una solida  alternativa alla sempre più palpabile improvvisazione ed approssimazione che aleggia tra gli ambienti, i luoghi, i palchi del “teatro”partenopeo.