Spettacolo dai mille volti che ha letteralmente incantato la platea del Teatro Bellini di Napoli. Virginia Raffale instancabile mattatrice.

“Sono nata e cresciuta dentro un Luna Park, facevo i compiti sulla nave pirata, cenavo caricando i fucili, il primo bacio l’ho dato dietro il bruco mela. Poi il parco ha chiuso, le giostre sono scappate e adesso sono ovunque: le attrazioni sono io e siete voi. Tutto quello che siamo diventati stupisce quanto un giro sulle montagne russe e confonde più di una passeggiata tra gli specchi deformanti”. Il tutto alla base dello spettacolo teatrale “Samusà”, scritto da Virginia Raffaele, Giovanni Todescan, Francesco Freyrie, Daniele Prato e Federico Tiezzi. Diretto dallo stesso Federico Tiezzi, con in scena, protagonista unica la poliedrica Virginia Raffaele. Lo spettacolo, in scena in questi giorni al Teatro Bellini di Napoli.

Attrice, imitatrice, conduttrice televisiva e radiofonica, Virginia Raffaele mette in scena quelle che di fatto sono le sue origini. Le sue storie dell’infanzia, il tratto assolutamente particolare e forse unico di essere praticamente cresciuta in un Luna Park. Figlia di un giostraio e nipote dei fondatori del LunEur di Roma, l’artista conduce il pubblico in un percorso agrodolce scandito dalle figure di numerosi personaggi che in qualche modo rappresentano i mille volti di una società che troppo spesso ha ancora bisogno di interrogarsi. Al centro, l’esperienza della vita tra le giostre, in un racconto assolutamente unico e spesso inedito, almeno per quel che riguarda la classica scena teatrale.

La necessità per tutti di essere ascoltati, di non essere esclusi, di dare ciò che di fatto rappresenta il proprio personale contributo alla società. Trame, racconti, imitazioni, l’artista famosa per le “interpretazioni” di Sabrina Ferilli, Belen Rodriguez, Giorgia Meloni, Ornella Vanoni e Carla Fracci. Lo sfondo, chiaramente, è tutto per il Luna Park, mondo di sogni ma anche di dura e spigolosa realtà. Virginia Raffaele, con una carriera tra teatro, cinema e tv incarna perfettamente la figura dell’artista dai mille volti, capace di far sorridere vivamente il pubblico ma anche di portarlo verso profonde riflessioni. La vita, i suoi volti, i suoi drammi e quella sottile magia mista a innocente rappresentazione propria di contesti unici, e forse sconosciuti, proprio come un Luna Park.