La classe, di Francesco Ferrara, in scena al Teatro Bellini

In scena dal 15 al 20 Ottobre, “La classe” è un progetto nato nell’ambito della “Bellini Teatro Factory”, l’Accademia del Teatro Bellini che forma, con un percorso triennale, attori, registi e drammaturghi. Scritto da uno degli allievi, Francesco Ferrara e interpretato da tutti gli altri, sotto la direzione di Gabriele Russo, lo spettacolo porta in scena un fulminante cortocircuito tra realtà e finzione. Il pretesto narrativo è la messinscena dell’attentato del 22 luglio 2011 in cui Anders Behring Breivik piazzò un’autobomba del centro di Oslo che uccise 8 persone per poi, non ancora soddisfatto, sparare a 69 giovani.

Dopo il debutto nell’ambito del Napoli Teatro festival Italia 2018, La Classe è andato in scena al Piccolo Bellini registrando il tutto esaurito ed è stato selezionato per il festival Internazionale Tramedautore, che ha luogo ogni anno al Piccolo Teatro di Milano e che rappresenta una delle più importanti vetrine per la scrittura teatrale contemporanea.

 

Il primo giorno di prove – racconta Francesco Ferrara – quando io e i quattordici attori della Factory abbiamo incontrato Gabriele Russo, il testo de La Classe non esisteva ancora. Conoscevamo soltanto l’argomento che volevamo raccontare e la data in cui lo spettacolo avrebbe debuttato. Era stata una nostra scelta – spiega l’autore – questo è vero, ma la cosa lì per lì ci parve comunque rischiosa. E non si può negare che lo fosse.

Perciò quel giorno – continua – ci siamo rimboccati le maniche e, una volta a lavoro, io e Gabriele abbiamo capito che in realtà potevamo trarre un enorme vantaggio da una situazione solo in apparenza complicata. Avevamo a disposizione un’idea – spiega ancora Ferrara – quattordici giovani attori, il loro entusiasmo e un mese di tempo, così abbiamo subito messo i loro corpi e le loro menti a confronto con il tema complesso che avevamo scelto, un tema che sapevamo li avrebbe messi in difficoltà in quanto attori e, di conseguenza, in quanto esseri umani (o viceversa, le due cose vanno di pari passo). Come si può interpretare – conclude l’autore – la lucida follia di Anders Breivik, un uomo che ha ucciso, rincorrendoli con un fucile, decine di ragazzi innocenti? Come si può capire il dolore dei genitori delle vittime? Come si può entrare nell’animo di un giudice costretto a giudicare uno stragista secondo l’ordinamento del proprio Stato e non secondo l’istinto?”.

La Bellini Teatro Factory nasce come una rivisitazione in chiave contemporanea dell’Accademia di Recitazione del Teatro Bellini fondata nel 1988 per volontà di Tato Russo. L’Accademia, nei suoi oltre 20 anni di attività, ha formato artisti che oggi calcano le scene dei più importanti teatri del Paese. Nel 2016, su iniziativa di Gabriele Russo, l’Accademia cambia veste e diventa Bellini Teatro Factory, un percorso triennale gratuito per aspiranti attori, drammaturghi e registi, in cui alla didattica è affiancato un lavoro di sperimentazione e ricerca sulla creazione letteraria, scenica ed audiovisiva. Gli allievi sono coinvolti in tutte le attività del teatro, così da conoscerne ogni aspetto, da quello creativo a quello organizzativo, da quello produttivo a quello della comunicazione. Con uno sguardo aperto sui continui mutamenti che interessano il mondo teatrale, la Factory vive una significativa sinergia con l’esterno attraverso un costante contatto con gli artisti e i professionisti dello spettacolo