Rino Di Martino ed Antonella Morea giocano con Scarpetta al Teatro Piccolo Bellini di Napoli

 

 

Due bambini, la loro stanza dei giochi, e tanta immaginazione. Giocano al sindaco, ai suoi nipoti, al segretario, alla severa direttrice. Ogni cosa è pura fantasia, ed ogni cosa è comandata da loro. L’entrata in scena dei personaggi, le musiche, I cambi d’abito, e persino gli applausi. Due bambini, giocano al teatro. Rino Di Martino ed Antonella Morea, in scena al “Teatro Piccolo Bellini”, non sono altro che loro, i due bambini.. impegnati nell’arduo compito di raccontare, di interpretare, di giocare a, “Li nipute de lu sinneco”, di Eduardo Scarpetta. Lo spettacolo, in scena fino al prossimo 8 Gennaio, potrebbe dirsi riadattamento, o anche sintesi, o anche semplice messa in scena. Pino Carbone, che cura la regia, si diverte a giocare con il gioco. Propone l’allestimento, come fosse un gioco. Due bambini, che giocano a Scarpetta. Due piccoli adulti, splendidamente interpetati da Rino Di Martino ed Antonella Morea, che recitano, improvvisano, cantano, ballano, presentano, vestono, spogliano, nei panni di uno, due, tre, dieci personaggi. Il palcoscenico, nient’altro che la propria camera. L’immagine, iniziale, istantanea che viene alla mente, dopo aver assistito allo spettacolo, è la pura realizzazione di quanta semplicità, possa esserci in quel luogo magico, che è il teatro. Raccontare di due giovani fratelli, nipoti del sindaco di Pozzano, interessati soltanto agli averi del facoltoso parente, e disposti a tutto, pur di riscrivere le sorti di un’eredità che vedono allontanarsi sempre più. Un racconto, goffo, divertente, essenziale. Due attori, o due bambini e tanti personaggi da scambiarsi, in base a ciò che chiede il copione. Un testo, in cui, ogni personaggio è in realtà carattere, sorte, definita psicologia, rielaborato e compresso in sessantacinque minuti di puro teatro scarpettiano. Tra inganni e sotterfugi, risate e colpi di scena, i due protagonisti trarranno dal racconto, un’intensa riflessione. Reale, o per gioco, l’offriranno al pubblico. Che amabile, ringrazierà dello spettacolo.