Allo ZTN di Napoli, Enrico Massa racconta… la morte

La morte, sua grandiosità, sua terrificante immensa grazia, sua indiscreta incomprensibile sfacciata maestosità. Fascinosa, elegante, brutta, bella, folle, volgare, blasfema. Emilio Massa, mette in scena lei, Pettenessa, Madame La Mort, in un monologo serrato, tra il sacro ed il profano, alla ricerca di un’identità, un’immagine, una storia, di un’inimmaginabile umanità. In scena allo ZTN di Napoli, lo scorso fine settimana, “Also Sprach Pettnessa in reading”, di Gennaro Ranieri, interpretato con estrema grazia da Emilio Massa, bravissimo nel dare ad un personaggio, al limite dello stereotipo e stracolmo di intensa retorica, un tocco di originalità per niente scontato. “Una sfilza ininterrotta, quanto acida e petulante, di domande – spiega l’autore – che la nostra protagonista prova a rivolgere (senza ricavarne neppure l’eco di una risposta) alla schiera informe e insipida dei suoi sudditi, i Mortali, responsabili, secondo Lei, dei più grossolani e micidiali equivoci intorno alla sua Essenza, apparenza e forme di Livellatrice Universale. Un sapido divertissement, – conclude – un gradevole excursus nella lingua napoletana, mascherato da non-sense (o da buon senso), che finge squilibri e piccole incoerenze solo per frivola teatralità”. Allo ZTN – Zona Teatro Naviganti, di Napoli, l’ennesima messa in scena di indubbia qualità, originale nello schema e nella pratica rappresentazione. Emilio Massa, regala al pubblico un’intensa quanto ironica riflessione sulla morte, la vita, e ciò che forse siamo. Tra alcol e leggerezza, risate e lacrime. La morte, in vita.