“La coscienza di Zeno”, Paolo Valerio e Alessandro Haber rileggono Svevo
Opera fondamentale per quel che riguarda la letteratura italiana. Italo Svevo, con “La coscienza di Zeno” affronta a più riprese l’animo umano.
In scena al Teatro Bellini di Napoli “La coscienza di Zeno”, diretto da Paolo Valerio e con protagonista Alessandro Haber. L’opera classica di Italo Svevo in una messa in scena assolutamente originale, chiaramente incentrata sui vortici mentali, trasformati in una vita complessa e ricca di colpi di scena, quella di Zeno, ma con numerosi spunti che approfondiscono più che mai, nell’insieme, la tematica centrale.
Il percorso stabilito da Valerio si affida a immagini e precise indicazioni attraverso le quali l’eterna brillantezza scenica di Alessandro Haber si adatta magistralmente per dare vita a una nuova visione dell’insieme, assolutamente precisa e capace di aggiungere ancora più elementi, se possibile, alla stessa esperienza di Zeno.
La scenografia, viva, complessa, è al tempo stesso protagonista della messa in scena, aggiungendo alla trama, in modo assolutamente “silenzioso” quei tratti che rendono la stessa esperienza del tutto originale. Alberto Fasoli, Valentina Violo, Stefano Scandaletti, Ester Galazzi, Emanuele Fortunati, Francesco Godina, Meredith Airò Farulla, Caterina Benevoli, Chiara Pellegrin e Giovanni Schiavo completano il gruppo attori, assolutamente affiatato e concentrato nell’offrire ogni spunto e visione di intenti di quella che può considerarsi una rivisitazione più che mai audace, dalla concreta e impeccabile affidabilità artistica.
Zeno e la sua vita in una esperienza teatrale assolutamente unica, farcita di simboli, promesse, impegni e di tutto ciò che fa di questi precisi elementi nient’altro che vane parole. L’interiorità complessa del protagonista attraverso il volto e l’animo di Alessandro Haber. Il percorso di un uomo, Zeno, tra mille eventi e tragedie dell’animo. Il pubblico, alla fine, sostiene ogni scelta stilistica, l’ambizione artistica e il senso stesso di una messa in scena, come ribadito, assolutamente unica nel suo genere.