“Slava’s Snow Show”, la magia torna di scena al Teatro Bellini di Napoli

Uno spettacolo unico nel suo genere, ancora una volta con la sua intensa magia e la ricerca del sogno nello storico teatro napoletano.

Atteso dal pubblico, ancora una volta e ancora una volta, giusto sottolinearlo osannato dalla critica, lo “Slava’s Snow Show” getta la sua ancora al Teatro Bellini di Napoli, dove resterà in scena fino al prossimo 12 Marzo. Spettacolo supremo, al di sopra di ogni cosa, righe comprese, quello di Slava è un dolce elisir, un viaggio inaspettato in una dimensione troppo lontana nella mente e nell’animo dello spettatore.

Andrea Lopez

La vita di Slava Polunin, “segnata” dal desiderio, dalla passione, dall’aspirazione estrema dell’essere clown. Il tutto è visibile forse, osservando bene i tratti dello spettacolo, che in se racchiude ogni aspetto, dettaglio, concetto legato all’immagine del protagonista. Malinconia, tenerezza, comicità, follia. Tagli surreali e bizzarri, ed in più l’arte del mimo. L’espressività quasi esasperata di un volto, offrirsi al pubblico in tutto il proprio talento, la propria arte, la propria grandezza.

A grappoli, uno dopo l’altro, cadono sul pubblico, inoltre, gli effetti speciali che disegnano contorni ed ambienti onirici. Contesti, dove le storie dei clown in scena, prendono magicamente vita. Tra neve venuta giù dal “cielo”, tele di ragno grandi al punto da avvolgere l’intera platea del Teatro Bellini. Tempeste armoniose e candide di bolle di sapone. Avvincenti e violente di vento e neve, ed un finale, lontano da ogni più audace immaginazione.“Slava’s Snow Show” nasce all’inizio degli anni novanta, dopo l’arrivo di Slava e dalla sua compagnia, fondata nel 1979, in Inghilterra, con una serie di recite all’ Hackney Empire, che ne segnano la definitiva consacrazione.

L’idea dello show viene quasi naturalmente, raccogliendo gag e sketch più famosi dal suo repertorio per un una grande scaletta. Prende cosi il via una cavalcata che tocca ogni parte del mondo, lasciandosi dietro applausi senza fine, successo ed una cascata di premi e riconoscimenti che fanno di Slava il più popolare ed apprezzato clown al mondo.

La grandezza, la magnificenza di questo spettacolo, è rinchiusa probabilmente nella capacità di colpire gli angoli più remoti dell’animo dello spettatore, attraverso le atmosfere, le musiche, i personaggi ed i tanti effetti speciali, micidiale “ordigno” di memoria ed emotività. Gli adulti, senza nemmeno accorgersene, riaccarezzano la passata spensieratezza. In più, inoltre, la voglia di prendere a morsi la vita, ed i bambini, incantati, frastornati, si abbandonano ad un uragano di musica, colori, fantasia.

Un giorno mi resi conto – si legge nelle stesse note di regia – che volevo creare uno spettacolo che ci riportasse ai nostri sogni d’infanzia. Uno spettacolo che aiutasse le persone che sarebbero venute a teatro a liberare dall’ossessione dell’età adulta i bambini e le bambine che erano una volta”. Missione compiuta meraviglioso Slava, senza ombra di dubbio.